Global Talent on Wheels: il veicolo autonomo del Tec de Monterrey e del Politecnico di Milano fa la storia alla Carrera Panamericana
Per la prima volta un veicolo autonomo ha completato con successo 440 km attraverso il Messico durante la Carrera Panamericana 2025, dimostrando la adattabilità dell’intelligenza artificiale in condizioni reali e raccogliendo preziosi dati per lo sviluppo degli algoritmi.
L’iniziativa ha trasformato la strada in un laboratorio vivente di innovazione, unendo mondo accademico, industria e cultura per promuovere una mobilità sostenibile.
Zacatecas, Messico, 20 ottobre 2025- Ciò che un tempo sembrava fantascienza è diventato realtà: un veicolo autonomo ha attraversato il Messico, dimostrando come ricerca e innovazione possano plasmare il futuro della mobilità quotidiana. In occasione della 75ª edizione della Carrera Panamericana e del 50º anniversario del Tecnológico de Monterrey a Città del Messico, è stato raggiunto un traguardo storico: per la prima volta in America Latina, un’auto a guida autonoma ha preso parte al leggendario percorso del rally.
Questo risultato senza precedenti è stato possibile grazie alla collaborazione internazionale tra il Tecnológico de Monterrey e il Politecnico di Milano. Le due istituzioni hanno portato la ricerca fuori dai laboratori e sulle strade del Messico con un veicolo che incarna l’innovazione tecnologica più avanzata: una Maserati GranCabrio Folgore equipaggiata con la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal team AIDA – Artificial Intelligence Driving Autonomous del Politecnico di Milano, con il supporto dell’iniziativa BloomDrive Intelligence del Tecnológico de Monterrey. L’iniziativa rappresenta una visione condivisa di innovazione volta a ripensare il futuro della mobilità.
Dopo essersi unito al convoglio del rally il 10 ottobre, all’ingresso di Puebla, il team Tec–Politecnico di Milano ha completato con successo un percorso attraverso otto stati messicani – affrontando condizioni molto diverse e impegnative, dalle strade trafficate delle città ai lunghi tratti interurbani, dai passi di montagna alle sezioni piovose – coprendo in totale 440 chilometri in modalità autonoma e dimostrando la robustezza e l’adattabilità del suo sistema basato su intelligenza artificiale, sotto la supervisione del pilota professionista Luis “Chapulín” Díaz (campione in Formula Atlantic, American Le Mans Series e 24 Ore di Le Mans).
Nel corso della settimana, i team AIDA e BloomDrive hanno incontrato studenti e comunità locali in sei campus del Tecnológico de Monterrey lungo il percorso, trasformando il rally in un laboratorio itinerante di innovazione e formazione. Questi incontri hanno offerto l’occasione di confrontarsi sulle sfide sociali e tecnologiche della mobilità, ispirando la prossima generazione di ingegneri e innovatori.
“Per il Tecnológico de Monterrey è stato un onore contribuire alla Carrera Panamericana con una visione di innovazione e trasformazione,” ha dichiarato Feniosky Peña-Mora, Dean della School of Engineering and Sciences. “Questo progetto è diventato un laboratorio vivente dove accademia, industria e collaborazione internazionale convergono per progettare una mobilità più sicura, sostenibile e centrata sulle persone.”
Rappresentando il gruppo di ricerca del Tec sulla Mobilità, Jorge Lozoya ha aggiunto: “Partire dal Campus Santa Fe è stato un modo simbolico e concreto per mostrare come ricerca e tecnologia possano entrare nella vita delle persone. Completare il percorso ha dimostrato che innovazione e tradizione possono convivere – e che la strada stessa può diventare un’aula.”
Sergio Matteo Savaresi, Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, ha sottolineato: “È stato entusiasmante vedere la tecnologia AIDA adattarsi alla realtà unica e complessa delle strade e delle città messicane, incontrando migliaia di persone lungo il cammino. Questa collaborazione mostra come la guida autonoma trasformerà il nostro modo di pensare la mobilità urbana.”
Grazie a questa iniziativa, la Carrera Panamericana 2025 è diventata non solo una celebrazione del patrimonio motoristico, ma anche una finestra sul futuro di una mobilità intelligente e centrata sulle persone. Iniziare la corsa da un campus universitario e completarla con un convoglio autonomo ha messo in evidenza il ruolo cruciale delle università come motori di conoscenza, innovazione e trasformazione.
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